Incentivi per la diffusione dell’internet: l’idea è buona; le soluzioni sono discutibili
Di recente si sono invocati da più parti provvedimenti che favoriscano una più larga diffusione dell’internet in Italia. L’intenzione è lodevole, ma il modo in cui gli incentivi saranno definiti e attuati richiede un serio approfondimento.
Si sono rivelate inefficaci le iniziative (secondo noi demagogiche e illusorie) per l’abolizione della TUT. E’ più realistica l’ipotesi che si possano avere riduzioni delle tariffe (purché non coincidano, come è avvenuto anche recentemente, con un aumento del canone) e agevolazioni specifiche per l’uso della rete.
Una previsione del collegato alla legge finanziaria sembra farsi carico di questa esigenza e impegna le autorità competenti alla determinazione delle “…tariffe in ambito urbano e interurbano delle telecomunicazioni in modo da agevolare la diffusione dell’internet”. E’ previsto che l’Autorità per le telecomunicazioni individui “…gli schemi tariffari che favoriscano, per l’utenza residenziale, un uso prolungato della rete”. A fronte di questa disposizione legislativa, l’undici dicembre l’On. Semenzato (Verdi) ha auspicato in un suo intervento “…che il legislatore trovi forme dirette di incentivazione del settore favorendo lo sviluppo di personal computer e di collegamento internet presso le famiglie.”
Il concetto è giusto. Ma la meditata opinione di ALCEI è che nei provvedimenti che si stanno elaborando ci sia un errore di impostazione.
Che cosa significa “uso prolungato”? Secondo noi è essenziale diffondere la conoscenza di usi intelligenti e corretti della rete, evitando di generare inutile carico di banda, incoraggiando gli utenti a lavorare off-line quanto più possibile e a scegliere soluzioni tecniche che non producano ingombri esagerati. Vanno evitati, perciò, incentivi che favoriscano la cattiva abitudine di restare collegati per ore quando ciò non è necessario e penalizzino chi, lavorando in prevalenza offline, fa collegamenti brevi e frequenti.
Del resto una riduzione tariffaria che favorisse i collegamenti “lunghi” si tradurrebbe in un danno, perché incoraggerebbe un sovraccarico di traffico che costringerebbe i provider a pot enziare la disponibilità di banda e quindi alzare i prezzi degli abbonamenti; oppure a lasciar deperire la qualità del servizio. In ambedue i casi, il danno peggiore sarebbe per il mondo degli utenti.
Ci sembra importante anche articolare i provvedimenti in modo da non vincolare gli utenti nella scelta dei provider, non favorire la posizione dominante della Telecom né, in generale, le grandi organizzazioni a scapito di quelle più piccole e delle strutture di servizio “senza fini di lucro”. Non è difficile trovare soluzioni tecniche che permettano di raggiungere questi obiettivi, come ALCEI aveva già proposto in altre occasioni. Qualcuno ha anche parlato di “rottamazione” dei vecchi computer a favore di nuovi apparecchi con prestazioni più elevate.
Secondo noi, siamo di fronte a un macroscopico equivoco.
Per utilizzare al meglio l’internet non c’è bisogno di attrezzature ultrapotenti; sono più che sufficienti i “vecchi” computer già in possesso di famiglie e imprese. Si dovrebbe invece favorire la diffusione dei computer presso chi ancora non li ha, incoraggiando la vendita di macchine più semplici a prezzo più basso – e anche il recupero di computer ancora efficienti e adeguati che vengono scartati da chi segue la moda delle “innovazioni” spesso non necessarie. In sintesi: pensiamo che i provvedimanti auspicati debbano orientare a un uso intelligente della rete, evitare inutile spreco di banda come inutili spese in attrezzature troppo costose; e cosଠfavorire tutti gli utenti ma specialmente le categorie oggi emarginate per problemi di costo o di impreparazione culturale: quelli che l’Unione Europea nella Dichiarazione di Bonn definisce i “non abbienti di informazione”.
ALCEI – lieta dell’attenzione che il governo e il parlamento intendono dedicare ai problemi dell’utenza internet – auspica che le autorità competenti vogliano approfondire questi temi con la necessaria attenzione e si mette a disposizione per offrire tutto il supporto possibile per l’attuazione di provvedimenti ben orientati ed efficaci.